17 Ottobre 2019

Ipertiroidismo

Ipertiroidismo

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Ipertiroidismo
Triiodothyronine.svg
Rappresentazione grafica di una molecola di triiodotironina (T3), un ormone tiroideo come la tiroxina T4
Specialità endocrinologia
Classificazione e risorse esterne (EN)
OMIM 603373, 609152, 603373 e 609152
MeSH D006980 e D006980
MedlinePlus 000356
eMedicine 121865

L’ipertiroidismo (sottocategoria delle tireotossicosi) è una condizione medica o disturbo del sistema endocrino derivante dall’eccesso di funzionalità della ghiandola tiroidea, caratterizzato cioè da un aumento in circolo di ormoni tiroidei, triiodotironina (T3) e/o tiroxina (T4), sia per aumento di funzione della tiroide che per distruzione della tiroide stessa.[1] La causa più comune è la malattia di Flaiani-Basedow-Graves.[2] La condizione opposta è l’ipotiroidismo dove vi è una riduzione di produzione e secrezione di T3 e/o T4.[3]

L’ipertiroidismo è una delle cause di tireotossicosi, una sindrome clinica ipermetabolica che si verifica quando vi sono elevati livelli sierici di T3 e/o T4.[4] La tireotossicosi può anche avvenire senza ipertiroidismo. Alcuni individui sviluppano tireotossicosi per via di una infiammazione della ghiandola tiroide (tiroidite), che può causare un eccessivo rilascio degli ormoni tiroidei già presenti nella ghiandola, senza che vi sia una produzione di ormoni accelerata come avviene nell’ipertiroidismo. La tireotossicosi può verificarsi anche dopo l’ingestione di quantità eccessive di ormoni tiroidei esogeni in forma di terapia supplementare, come la levotiroxina. Questo è un fenomeno noto come tireotossicosi esogena o tireotossicosi alimentare.[3]

L’imaging della tiroide insieme ai dati derivanti dalle analisi del sangue (=ormoni ed autoanticorpi) e talvolta anche la captazione di uno specifico radio-tracciante , permettono di formulare una diagnosi specifica e di pianificare al meglio il trattamento.