21 Aprile 2020

La sensualità nel tempo che passa………riflessioni per coppie stabili… ma non solo!!

Mi fa piacere immaginare che molte persone anche non giovanissime che, a causa delle attuali restrizioni si sono trovate a condividere molto più tempo nella stessa abitazione, abbiano avuto tempo e modo per “riavvicinarsi” e riscoprire il piacere di gesti affettuosi o di attenzioni che nella routine erano stati un po’ abbandonati o ritenuti fuori luogo per tutta una serie di motivazioni. La persona umana, invece, pur andando avanti negli anni e modificando una serie di aspetti funzionali, mantiene la caratteristica di comunicare in modo non verbale attraverso la sua sensorialità di cui la superficie cutanea e mucosa rappresentano importanti sedi di partenza. La pelle è dotata, di corpuscoli sensitivi, in grado di trasmettere gli impulsi determinati dalle sensazioni tattili ai centri superiori (cervello). In questa sede gli impulsi vengono rielaborati come eventi più o meno gradevoli in base al contesto in cui la stimolazione si è posta.

Cerchiamo di approfondire questi meccanismi che si attivano quando una persona si avvicina emotivamente al proprio partner ed esprime un atteggiamento di interesse e di corteggiamento. Questa condizione, talvolta un po’ carente nel contesto di partners insieme da decine di anni, si sa essere favorita da una buona salute fisica e psicologica oltre che dal coltivare interessi comuni e stimolanti per entrambi. Una condizione ormonale equilibrata in entrambi i sessi è indispensabile per garantire un interesse sessuale positivo ed una buona sensorialità. Gli ormoni più coinvolti sono quelli sessuali, surrenalici e tiroidei tra quelli “classici” ma anche molti altri fattori che hanno azioni intra tissutali e collaborano a mantenere una buona funzione del tessuto cutaneo e mucoso. Anche alcune sostanze che hanno azioni sia di tipo ormonale che neurotrasmettitoriale (tipo la serotonina) esercitano azioni di regolazione sia sul funzionamento intrapsichico che degli organi periferici. Immaginiamo un pensiero positivo che si può tradurre in un atto in grado di determinare, in chi lo esegue ed in chi lo riceve, reazioni fisiologiche tipo vasodilatazione, aumento della produzione di calore cutaneo, rilassamento dei muscoli sottocutanei del volto, modificazioni del ritmo cardiaco, ecc. Se l’atteggiamento raggiunge poi il livello di stimolazione erotica ed è vissuto come gradevole, si innescano risposte sensoriali ancora più specifiche a livello cutaneo e mucoso tipicamente preliminari ad un possibile rapporto sessuale.

Tutto ciò è reso possibile dal complesso “network” di ormoni e neurotrasmettitori che fisiologicamente si attivano in soggetti in salute e queste esperienze vissute positivamente rinforzano il benessere stesso pur negli anni che passano.

Voglio sottolineare che questo non è appannaggio di pochi particolarmente fortunati ma è una situazione assolutamente alla portata di tutti a patto che ognuno prenda consapevolezza della propria condizione (sia genetica che ambientale) ed all’interno della sua realtà attivi stili di comportamento virtuosi. Talvolta si può essere un po’ confusi in merito, soprattutto quando da tempo non si sia riflettuto su questi aspetti. Allora cosa di meglio di una pausa “forzata” per mettere a fuoco qualche proposito ed attivare qualche percorso di miglioramento???

Prof Chiara Manieri Specialista in Endocrinologia e Malattie del Ricambio ed in Andrologia

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